Un agronomo arrivato al Fermi

Maurizio Boni

Qualche volta, guardandomi intorno, mi domando come possa essere che io, agronomo venuto da un Istituto agrario, regno di frutti, ortaggi e latticini, mi trovi un po' impacciato, ma felice tra oscilloscopi, microprocessori, gascromatografi e piaccametri, come tra le georgiche meraviglie dell'Istituto agrario.
Dopo un primo momento di spaesamento è emersa in me la lucida consapevolezza che l'anima di una scuola non è nel contenitore e nel suo apparato formale, ma nelle persone che ci vivono e lavorano, nel loro impegno, nelle loro relazioni: è negli studenti, negli insegnanti, negli addetti alla segreteria, nei collaboratori scolastici, nelle famiglie.
In tutte le persone che animano il lavoro quotidiano del Fermi ho trovato una rara qualità: un diffuso senso di appartenenza, l'idea di non essere solo gli iscritti od i lavoratori di una scuola, ma di essere parte di una "comunità di pratica" proiettata alla realizzazione di un progetto formativo sentito e condiviso.
Progetto che nella sua strategia di fondo ha suscitato la mia sorpresa perché concretizza un'idea di Istruzione tecnica/professionale che mi appassiona da sempre: realizzare un percorso formativo in perfetto equilibrio tra conoscenze teoriche ed applicazioni pratiche, tra aule e laboratori.
Questa sinergia tra istruzione tecnica e professionale credo che al Fermi si sia realizzata con risultati di eccellenza, sapendo valorizzare le diverse attitudini ed i diversi stili cognitivi di alcune generazioni di studenti.
Scoperto tutto questo nei pochi mesi di esperienza al Fermi (dedicati soprattutto ad ascoltare per cogliere lo "spirito del luogo"), l'iniziale timore di entrare in un "mondo" alieno alla mia formazione ed alla mia esperienza si è rivelata infondata, ho trovato che lo spirito del Fermi mi è più vicino di quanto avessi immaginato ed ora, siccome al Fermi non ho un passato da rielaborare, non mi resta che dedicarmi al futuro, nella speranza di lasciare in questo istituto anche una mia piccola impronta.