Ho fatto il Fermi

Elisa Ferrari, diplomata nell'anno scolastico 2002/2003

Ho quasi finito di scrivere la mia tesi di laurea: Ingegneria dei Materiali. Non nego che aver raggiunto questo traguardo mi rende veramente felice e orgogliosa di me stessa; anche se la strada da percorrere per raggiungere i traguardi che mi sono prefissata è ancora lunga (la laurea triennale, che sto per conseguire, è solo il primo passo) e mi aspettano ancora tante e tante ore sui libri, sono ottimista. D'altra parte l'impegno e la voglia di imparare non mi sono mai mancati.
Mi sono diplomata al Fermi nel 2003 e mi sembra ieri, anche se sono passati già più di tre anni.
Forse perché una scuola come il Fermi lascia una impronta indelebile sui suoi alunni, un senso di appartenenza al gruppo di "quelli del Fermi" che accompagna per tutta la vita.
Quando a 14 armi dovetti scegliere a quale scuola superiore iscrivermi avevo già chiaro che avrei voluto studiare materie scientifiche, soprattutto la chimica. A Modena non ci sono molte possibilità di scelta se si vuole diventare periti chimici...o il Fermi...o il Fermi. Così, incoraggiata anche dal buon nome della scuola, mi iscrissi. Mi trovai subito bene, con i professori e con i compagni. Le dimensioni ridotte dell'istituto e il suo leggendario preside (allora era il prof. Luciano Ronchetti) facevano sì che l'ambiente scolastico fosse sempre tranquillo e accogliente. Ma fu quando mi iscrissi al triennio di chimica che cominciai ad apprezzare veramente la scuola che avevo scelto, non solo per la validità dei suoi insegnanti e per la formazione didattica che forniva, ma anche per il suo lato umano.
I professori del corso D (il mio) sono state persone che mi hanno dato tantissimo, che mi hanno sempre spronato perché raggiungessi i migliori risultati possibili e che mi hanno sempre premiata quando li raggiungevo.
Per destreggiarmi tra verifiche e interrogazioni di organica, TC, analisi, chimica fìsica, italiano ecc. al Fermi ho sviluppato un metodo di studio che utilizzo ancora e che mi permette di sostenere anche cinque esami universitari in un mese (di solito con buoni voti...)!
Grazie alla mia prof. di organica (la mitica B.B.) ho imparato a ricopiare appunti dalla lavagna alla velocità della luce, capacità che mi è tornata estremamente utile all'università, dove il tempo per le spiegazioni è poco e le cose da imparare sono tante.
Ciò che è più importante, però, è che il Fermi e i suoi docenti mi hanno insegnato come affrontare le difficoltà, di tutti i tipi, non solo scolastiche. Soprattutto le tante ore di laboratorio mi hanno insegnato ad affrontare i problemi in maniera sistematica e ordinata...e non si può neanche immaginare quanto questo sia stato utile durante lo svolgimento della mia tesi ( sperimentale) di laurea!
Ma il Fermi non è stato solo studio. Ricordo le gite di classe, in particolare quella di quinta, una fantastica settimana a Barcellona che probabilmente non scorderò mai. Il viaggio in pullman è stato infinito, soprattutto a causa dell'odore poco simpatico che fuoriusciva dalla toilette (tra l'altro inutilizzabile perché stipata di valige), ma ne è valsa davvero la pena.
Purtroppo, come spesso accade, ho perso di vista molti dei miei ex compagni, a parte tre o quattro.
La cosa più importante però è che tra questi tre o quattro c'è anche il mio ragazzo, conosciuto proprio in terza superiore.
Insomma, il Fermi per me è stato un punto di riferimento mentre lo frequentavo e un fantastico punto di partenza dopo il diploma. Sebbene abbia deciso di proseguire gli studi, appena dopo il diploma ho ricevuto anche numerose proposte di lavoro, a riprova della validità della scuola.
Gli studi universitari che ho deciso di intraprendere sono abbastanza legati a quanto imparato al Fermi, sebbene molto più tecnici, e le mie conoscenze mi hanno aiutato notevolmente ad affrontare la maggior parte degli esami. Mi è capitato spesso di sentirmi dire "...ma per te queste cose sono facili...hai fatto il Fermi!" e sebbene io sia consapevole che non sono solo le nozioni che ho acquisito nelle varie materie, bensì la capacità di ragionare che ho sviluppato che mi ha facilitato le cose, non posso fare a meno di pensare con orgoglio "sì, io ho fatto il Fermi".