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Marco Lorenzini

Apprendo con piacere l'iniziativa 50° Anniversario.
Appartengo al jurassico del Fermi e sono un sopravissuto alle macerie di Vienna.
Ad oggi, giusto perché le cose sono molto cambiate, potrei definirlo: un periodo non da inventare, di precariato creativo.
All'epoca, fine anni cinquanta, mi sentivo infatti troppo grande per le aule della Maternità ed Infanzia, ed ancora troppo piccolo per il teletrasporto sistematico verso le aule dell'ex S.Filippo Neri.
Pazienza, solo dettagli trascurabili se paragonati alla Divina Commedia a cura del Prof. Renato Finelli o alle tempeste neuroillogiche dell' ing. Monaco, in edizione pendolare illuminato dall’Università di Bologna, ai bonsai con aspirazioni da grandi, di via Caula.
Ufficialmente mi sono diplomato in elettronica nell' anno scolastico 64/65 classe V°B.
Tuttavia, cuore e storia, appartengono al Corso A con gli allievi che si sono diplomati nell' anno 63/64.
Nel '63, in ossequio alla mia irrequieta indole esplorativa mi sono orientato verso esperienze alternative, non dico incompatibili con i percorsi scolastici ma quantomeno estranee.
Terminati i libretti delle assenze ufficiali e/o recuperbili al mercatino del surplus, contrario per natura alle terapie intensive del conoscere, ho ritenuto coerente e senza particolari rimpianti scendere e ripartire con il treno dell'anno dopo.
Visto a distanza, posso dire che non è stato un anno di vacanza ma di costruzione personale, probabilmente indispensabile e sicuramente unico per intensità e valore.
Qualcosa di diverso da un diploma, che la scuola non ti può dare, ma da vivere successivamente non senza un diploma. Per i miei tempi: un vero credo !
Nel mio piccolo non ero venuto al Fermi per ostentare sufficienza.
Vero per vero, nessun problema di insofferenza o incompatibilità con il corso successivo B − 64/65.ad oggi mi fa piacere pensare che è un po' come essersi diplomato due volte !
P.S.
Vedo che il comitato per il cinquantennale è piuttosto corposo e almeno potenzialmente robusto.
Nostalgia a parte i pezzettini di storia non sono mai facili da assemblare e spesso difficili anche solo da digitalizzare e trasferire. In questo momento non so bene come potrò contribuire e/o partecipare a questa iniziativa, ma è anche vero che ho appena cominciato a visitare il sito.