Il Fermi, la Scienza e l'Arte nel progetto:
MONUMENTI MODENESI, INQUINAMENTO E CLIMA IERI E OGGI

Nell'autunno 2003, l'istituto Fermi ha aderito all'iniziativa "La scuola adotta un monumento" con un progetto triennale conclusosi nel mese di aprile 2006, quando nel corso della mostra promossa dalla citata iniziativa è stato presentato al pubblico il film−documentario intitolato "Monumenti modenesi, inquinamento e clima ieri e oggi", sintesi per immagini dell'intero progetto.
L'idea di unire il sapere scientifico a quello storico−artistico per una migliore conoscenza dei monumenti è nata nell'ambito del progetto di educazione ambientale della scuola e in particolare dal desiderio di un gruppo di studenti della IV D (a.s. 2003/2004) di documentare gli effetti dell'inquinamento sui monumenti, spesso vistosamente anneriti o deturpati dalla formazione di croste nere. Tale ricerca ha portato ad apprendere in che modo il restauro cerchi di rimediare al degrado provocato dall'inquinamento e dallo scorrere del tempo.
Così nell'autunno del 2003 sono stati "adottati" quattro monumenti modenesi (la Porta dei Principi e l'affresco della cappella Bellincini del Duomo di Modena, due statue cinquecentesche di Palazzo Ducale e la Sinagoga), scelti perché restaurati negli ultimi quindici anni con l'aiuto dei moderni metodi di indagine scientifica, che permettono di diagnosticare le "condizioni di salute" e i problemi di conservazione delle opere, e di scegliere poi i materiali più idonei per pulirle e proteggerle nel futuro.
Questo approccio tecnico−scientifico, adeguato all'indirizzo chimico seguito dagli studenti, è stato possibile grazie alla disponibilità della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico di Modena e Reggio Emilia, che ha permesso la consultazione dei dossier di restauro, comprendenti sofisticate indagini fisico−chimiche.
A questa attività si è affiancata la conoscenza dei monumenti dal punto di vista storico−artistico; gli studenti poi sono risaliti alle cause che li fanno "ammalare", svolgendo un'indagine sull'inquinamento dell'aria a Modena e iniziando, in collaborazione con ARPA, un'attività di biomonitoraggio proseguita negli anni successivi.
Nel secondo anno del progetto, che ha coinvolto la nuova IV D, il discorso è stato esteso al clima, perché dalla ricerca sulla qualità dell'aria è emerso lo stretto rapporto intercorrente tra l'inquinamento e i fattori climatici quali umidità, temperatura, precipitazioni, venti ecc. In questo caso l'attenzione è stata rivolta soprattutto al passaggio dal passato al presente, da ieri a oggi sia per il clima che per i nuovi monumenti adottati: il Museo Lapidario Estense e il Palazzo Ducale di Sassuolo. Grazie agli interventi di restauro, essi sono esempi oggi di valido recupero rispetto al degrado del passato. Per il clima, invece, l'evoluzione nell'ultimo secolo pone una serie di interrogativi, a dir poco inquietanti.
Per analizzare meglio questo fenomeno, gli studenti hanno avuto il permesso di visitare i due osservatori meteorologici sul Monte Cimone, l'uno del CNR e l'altro dell'Aeronautica militare. Inoltre hanno eseguito test microbiologici di superficie e analisi chimiche sui monumenti adottati.
Alla fine di ognuno dei due anni è stato elaborato un testo scritto sull'attività svolta. Il lavoro del primo anno ( "Monumenti modenesi e inquinamento tra conservazione e restauro") ha ottenuto il primo premio nazionale al concorso per le scuole superiori "Chimica Verde (Green Chemistry)" bandito dall'INCA (Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per l'Ambiente"). Il lavoro del secondo anno ("Clima, monumenti e inquinamento ieri e oggi"), oltre alla "Menzione d'Onore" del concorso citato ha ricevuto il "Premio Nazionale Mario Rippa" bandito dalle case editrici Zanichelli e Bovolenta.
L'attività dei primi due anni è stata coordinata dalle insegnanti Brunella Balestrazzi e Rossella Cremaschi.
Nel terzo anno è stato realizzato il documentario ricordato all'inizio, per il quale è stata determinante l'opera del docente Ivan Andreoli, regista del filmato a cui hanno partecipato tutti gli studenti impegnati nel progetto.