Eva Caselgrandi

Attesa

Un piccolo filo di luce entra
da una fessura della finestra
di fronte, in fondo alla stanza
e illumina il letto.
L'uomo guarda
allunga la mano
cerca di prendere quel filo
stringe il pugno vuoto con rabbia.
Guarda quel filo, poi la sua mano.
Si fa forza e stringe ancora una volta
poi ancora e ancora.
Spossato apre la mano
una mano rozza che ha lavorato.
La pelle è scura, le vene grosse le ditta scarne.
Ora
con un dolce movimento dell'indice
gioca, ricama accarezza quel filo.
E aspetta.