Speciale "Fermi"

Fatti e protagonisti

I genitori nella gestione sociale

All'Istituto "E. Fermi" la partecipazione dei genitori alla vita della scuola avviene in modo diverso rispetto alle altre scuole dove operano i decreti delegati che hanno istituito gli organi collegiali.
In primo luogo perchè l'Istituto E. Fermi essendo una scuola dell'Amministrazione Provinciale a differenza delle altre è diretta da un Consiglio di Gestione Sociale nel quale, oltre ai genitori, vi sono rappresentati gli studenti, i docenti, il personale non docente, Amministrazione Provinciale e organizzazioni sindacali unitarie.
A presiedere tale organismo, il regolamento del Consiglio di Gestione prevede che sia uno dei quattro genitori che lo compongono, proprio a sottolineare il ruolo e la funzione che deve avere il genitore nella vita dell'Istituto.
Il regolamento del C.d.G.S. prevede altri momenti di partecipazione dei genitori molto importanti quali le due assemblee di classe annuali, alle quali assieme agli studenti ed ai docenti vi partecipano anche tutti i genitori delle singole classi, in una discussione ampia ed approfondita su tutti i problemi della classe (programmi, rapporto studenti−insegnanti, metodi di insegnamento, ecc.)
I genitori, oltre a partecipare alle due assemblee annuali sopraccitate, la cui presenza è molto numerosa (soprattutto nelle classi 1°,2°,3°), nominano anche per ogni singola classe due rappresentanti di classe che hanno il compito di coordinare la presenza dei genitori, di mantenere i rapporti con i docenti.
Tutti i genitori delegati di classe, che sono oltre cinquanta, formano il Comitato dei Genitori, i cui compiti sono definiti da un regolamento discusso ed approvato dagli stessi genitori delegati che lo compongono.
Questo Comitato si muove su molteplici direzioni quali: favorire la partecipazione dei genitori alle assemblee di classe dando loro suggerimenti circa i problemi da discutere, trasmettere esigenze da classe a classe, allo scopo di divulgare e far conoscere al maggiore numero possibile dei genitori problemi di altre classi ecc., prendere esso stesso iniziative verso i genitori su temi relativi alla scuola agli studenti, quali iniziative sulla formazione dei giovani, la droga, il rapporto scuola−lavoro ecc. Oltre a questo va sottolineato il valore dell'assemblea annuale di tutti i genitori, con docenti e studenti, che viene fatta pochi giorni dopo l'inizio dell'anno scolastico e nel corso della quale vengono presentate le linee di insegnamento e il programma di attività della scuola per l'anno scolastico.
Questi momenti di partecipazione dei genitori, che ho brevemente ricordato, mi fanno dire senza timore di smentita che al Fermi la partecipazione dei genitori alla vita ed alle attività della scuola è senza dubbio superiore a tutte le altre scuole di Modena e della provincia.
Certo questo non vuoi dire che al "Fermi" tutto va bene, al contrario, partiamo da questi dati positivi, per migliorare ancora di più, sia il punto di vista numerico che qualitativo, la presenza e la partecipazione dei genitori.
Abbiamo fatto in modo, che la partecipazione dei genitori non venisse vista in contrapposizione agli insegnanti, quasi che fossero una loro controparte.
Abbiamo lavorato (e lavoriamo) in modo che fra genitori, docenti, e studenti ci sia il massimo di collaborazione al fine di contribuire al miglioramento delle attività e delle iniziative dell'Istituto.
Dal "Fermi" quindi viene un contributo positivo di esperienze relative alla partecipazione dei genitori che volevano brevemente sottolineare all'opinione pubblica in questa occasione.

Franco Lotti
Presidente del Consiglio
di Gestione Sociale

Tecnici per il balzo in avanti dell'economia

Ingresso E.Fermi
Erano già alcuni anni che l'Istituto Corni aveva difficoltà ad accettare tutte le domande di iscrizione.
Le richieste erano in continuo aumento e le difficoltà di reperire nuovi locali, nuove attrezzature, nuovi insegnanti non lasciavano più margini ad una espansione che in prospettiva non accennava affatto a diminuire, ma tendeva vigorosamente ad aumentare.
Siamo intorno agli anni 57, con l'industrializzazione in pieno sviluppo nella nostra città, ma soprattutto al nord nel triangolo industriale.
Le richieste di tecnici specializzati è ovunque elevata e il "Corni" aveva ed ha un buon nome per cui la sua fama da tempo aveva ampiamente superato i. confini provinciali.
E quindi facilmente comprensibile come molte famiglie della città e della provincia (e di province limitrofe) indirizzassero verso questo tipo di studi i loro figli certi che le prospettive occupazionali erano più che soddisfacenti. E nel 1957 che il Corni non ce la fa più a ricevere tutte le iscrizioni e ben 89 giovani rimangono esclusi.
Il problema assume ben presto un rilievo non indifferente, la stampa ne parla, i genitori degli esclusi premono perchè si faccia qualcosa.
Le autorità si muovono, ci sono incontri, riunioni, discussioni, ma alla fine è l'Amministrazione Provinciale, d'accordo con il Provveditorato agli studi, che fa la proposta risolutiva.
Occorre dare atto agli amministratori di allora di aver affrontato il problema con tempestività e intelligenza e il voto unanime con cui fu approvata la deliberazione che dava il via alla nascita del nuovo istituto, ne dà ampia testimonianza.
Infatti il problema non fu affrontato solo nei suoi aspetti quantitativi (accogliere nel nuovo istituto provinciale i giovani che non potevano essere iscritti al Corni), ma soprattutto qualitativi, nel senso che venne ampliata la gamma di specializzazione: al Corni i meccanici, gli elettrotecnici ed i radiotecnici; al Fermi, i chimici industriali e i tecnici elettronici.
Due specializzazioni, queste ultime, poco presenti, allora negli istituti tecnici industriali, ma molte richieste dell'industria italiana che aveva bisogno di tecnici preparati per fare, come fece, quel grande balzo in avanti che diede all'Italia gli anni del così detto "boom economico", facendola entrare nel novero dei paesi più industrializzati del mondo.

on. Enrico Menziani