Speciale "Fermi"

Una scuola concepita per rispondere al bisogno di cultura tecnica e al mercato del lavoro

La ricorrenza del 25 della costituzione dell'Istituto Tecnico "Enrico Fermi" rappresenta, per la Amministrazione Provinciale, l'occasione per trarre un bilancio sul significato e l'efficacia di una esperienza che ha impegnato, e impegna tuttora, consistenti risorse di energie, di lavoro e finanziarie, tra quelle disponibili nell'ambito dell'azione amministrativa dell'Ente.

E ciò anche in considerazione della prospettiva di vedere trasferita allo Stato la competenza suIl'Istituto, come previsto, anche su nostra sollecitazione, dal testo (art. 29) di riforma della scuola secondaria superiore già approvato da un ramo del Parlamento e attualmente all'esame della Commissione Istruzione del Senato.
Si tratta, dunque, di fare il punto su un patrimonio di esperienze accumulate, e di creare le premesse perchè l'Istituto mantenga inalterate, anche in una diversa configurazione giuridica, le peculiarità positive acquisite e consolidate nel corso di questi 25 anni di attività.
L'Istituto Fermi fu concepito, d'intesa con le autorità scolastiche, nel quadro di una valutazione di esigenze di sviluppo programmato delle opportunità formative, per rispondere a bisogni di cultura tecnica e di preparazione specialistica nel campo della elettronica e della chimica industriale, particolarmente richiesti sul mercato del lavoro dalle necessità di un sistema produttivo in rapido sviluppo ed in forte espansione.
Di più, ha rappresentato l'occasione, per una Amministrazione costantemente impegnata sui temi della scuola e della formazione, per misurarsi in forma concreta, e in termini di coerenza, con i problemi e le esigenze di innovazione, di cambiamento, qualificazione che ne ispiravano gli orientamenti e le scelte programmatiche in materia di riforma del sistema scolastico, con particolare riferimento alla scuola secondaria superiore.
L'attenzione ai contenuti della formazione e dal raccordo con il mondo del lavoro, l'impegno per favorire la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della scuola (ben prima della istituzione degli Organi Collegiali), la sensibilità dimostrata sui temi del recupero scolastico, della formazione degli adulti, dell'educazione permanente ne rappresentano una tangibile dimostrazione.
Queste valutazioni trovano, se mai ce ne era bisogno, una confortante conferma anche dalle prime risultanze del questionario, proprio in preparazione della giornata celebrativa del XXV di costituzione dell'istituto, ad un campione di 671 diplomati del Fermi tra il 1970 e il 1980.
In altra parte di questo inserto speciale si dà conto delle prime valutazioni desunte dalle risposte pervenute: qui interessa solo evidenziare che ne risulta l'immagine di una scuola che ha favorito la "promozione sociale" (in termini di acquisizione di dati culturali e di soddisfacente collocazione occupazionale) per molti ragazzi e ragazze di estrazione contadina e operaia, e che l'inserimento nel mondo del lavoro è stato − e risulta tuttora − abbastanza celere e facilitato dalle conoscenze acquisite, anche se negli ultimi anni i "percorsi" di transizione dalla scuola al lavoro si fanno − com'è ormai tendenza generalmente riscontrata − più tortuosi e compiessi.
Dunque, un bilancio positivo, anche se non mancano giusti rilievi, circa la necessità di affinare e qualificare i raccordi con la realtà del lavoro, l'esigenza di aggiornare ulteriormente i programmi, la necessità di sviluppare maggiormente le iniziative di formazione professionale e di educazione ricorrente. Si tratta di indicazioni interessanti, che colgono limiti (anche inevitabili del resto), di cui per gran parte c'era già consapevolezza. Nei prossimi mesi, infatti, si terrà la Conferenza di organizzazione del Corso di Elettronica che dovrebbe portare anche a innovazioni sui programmi didattici e si stanno studiando "integrazioni" al corso di chimica in grado di cogliere le nuove problematiche "ambientali", senza escludere anche la possibilità di dar vita a un corso specifico in questa direzione.
Da ultimo, con l'approvazione, avvenuta di recente, della Legge Regionale sul diritto allo studio, che assegna alle Province una delega precisa in materia di educazione permanente, si aprono anche grandi spazi di iniziativa in questo delicato e importante settore formativo.
In questo modo, sia per la situazione di fatto, sia per le prospettive individuabili, l'Istituto Fermi potrà continuare a svolgere, adeguandosi ad una realtà sociale ed economica in trasformazione, un ruolo di rilevante portata al servizio delle esigenze di sviluppo e qualificazione della struttura produttiva modenese.

Giuliano Barbolini
Assessore alla scuola
e formazione professionale

25° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA
DELL'I.T.I.P. "ENRICO FERMI"
Sabato 26 marzo 1983 ore 8.30 AULA MAGNA DELL'IST. "J. BAROZZl"

"Testimonianze sull'Istituto E. Fermi".


PRESIEDERÀ E CONCLUDERÀ IL PROF. GIUSEPPE NUARA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
APRE I LAVORI IL DOTT. GIULIANO BARBOLINI
ASSESSORE ALLA P.I.
Parleranno:
On. Rubes Triva − Perchè è come nato il Fermi.
Pietro Guerzoni (primo Preside della scuola) − il Fermi dal '57 al '70
Luciano Ronchetti (Preside attuale della scuola) Fermi dal '70 al '80
Portèranno inoltre testimonianze brevi:
Pier Giorgio Bettelli
diplomato in Elettronica nel 1963 − attualmente Amministratore Delegato della Ceramica Pastorelli−Nettuno di Savignano S. Panaro
Eva Caselgrandi
diplomata in Chimica nel 1967, attualmente Tecnico all'Istituto di Igiene dell'Università di Modena.
Mario Brandoli
diplomato in Elettronica al corso serale nel 1974, attualmente genitore di uno studente del Fermi.
Andrea Cattabriga
diplomato in Chimica nel 1975, attualmente Segretario Provinciale della F.L.M.

ORE 15 − AULA MAGNA DELL'ISTITUTO − CONVEGNO DI STUDIO Ruolo e prospettive dell'Istituto "E. Fermi"
Introdurrà l'Ass. alla P.I. Dott. Giuliano Barbolini.
Interverranno il Presidente del C.d.G.S., il Preside, un insegnante, un lavoratore−studente, uno studente, un genitore.
Seguirà il dibattito.
CONCLUDERÀ IL PRESIDENTE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE.