Speciale "Fermi"

I VENTICINQUE ANNI DI VITA DELL'ISTITUTO

UN PATRIMONIO DI TUTTA LA COMUNITÀ

Quando nell'ottobre del 1957 il Consiglio Provinciale all'unanimità decise di procedere alla istituzione di un nuovo Istituto Tecnico Industriale, successivamente intitolato ad Enrico Fermi, le motivazioni principali di tale provvedimento furono due: A quel tempo l'Istituto "F. Corni" era ordinato su tre specializzazioni (meccanico, elettronico e radiotecnico) mentre in tutta l'Emilia c'era una sola sezione scolastica di chimica generale ed esisteva in Italia un solo Corso di Elettronica a Roma. Pertanto la scelta, dopo aver consultato anche le autorità scolastiche oltre al Preside del "F. Corni" con cui si operava in perfetta sintonia, cadde sulle specializzazioni di Chimica Industriale ed Elettronica.
Già allora furono intese come discipline fondamentali nella vita produttiva del nostro paese.
In questi venticinque anni di attività dell'Istituto "E. Fermi", si sono diplomati nei corsi diurni e serali complessivamente 2.496 studenti di cui 1.256 in chimica industriale e 1240 in elettronica.
Si può quindi annoverare l'istituto, fra quelli che hanno positivamente contribuito con la loro avanzata preparazione tecnologica, allo sviluppo economico della nostra provincia e delle province limitrofe.
Con molti di questi tecnici ancora oggi la scuola mantiene positivi rapporti e sulla base delle nuove esigenze emergenti vengono promossi corsi di qualificazione post−diploma, nell'ambito delle iniziative di Formazione Professionale gestite per delega regionale.
Un problema che si è posto sin dall'inizio alla Provincia è stato quello dell'espansione di questa scuola: occorreva decidere se lasciare crescere spontaneamente tale istituzione, oppure stabilire un certo numero di corsi oltre i quali non andare.
E prevalsa naturalmente la seconda tesi per cui oggi al "Fermi" vi è un numero chiuso di studenti e le scelte vengono operate tramite il semplice sorteggio per l'ammissione alle prime classi. La Provincia ha un bilancio limitato: una eccessiva espansione della scuola avrebbe assorbito gran parte delle risorse finanziarie che sono per legge destinate ad una varietà di compiti istituzionali.
Operata questa decisione, si è lavorato per la qualificazione di un istituto ordinato su tre corsi di specializzazione in chimica, e tre corsi di specializzazione in elettronica, cui a monte stanno quattro prime e quattro seconde classi.
Una sede nuova appositamente costruita e laboratori con strumentazioni specializzate ed aggiornate, unitamente ad un corpo docenti preparato, hanno tenuto alto il livello scientifico e didattico dell'istituto.
Altro elemento specifico che ha caratterizzato la vita della scuola è stato il suo legame con il territorio, il rapporto con il mondo del lavoro e della produzione, il raccordo con le famiglie e tra insegnanti e studenti.
Il "Fermi" è stata la prima scuola a darsi un organismo di gestione aperta alle famiglie e agli studenti, anticipando con ciò la legge istitutiva degli organi collegiali della scuola.
Tuttavia questo Istituto Provinciale, seppure dotato di una maggiore autonomia gestionale, non è mai stato concepito come alternativo alla scuola di Stato. A conferma di ciò si può affermare che ormai da anni è consolidato l'orientamento di passare il "Fermi" allo Stato.
La scelta trova poi ora ulteriore fondamento nel progetto di riforma della scuola secondaria superiore, attualmente all'esame dei due rami del Parlamento e che ha uno dei suoi capisaldi nel biennio unitario, dove sono ricomprese le discipline fondamentali caratterizzanti le quattro aree di indirizzo del successivo triennio.
Questa prospettiva non riduce certo l'impegno della Provincia verso un Istituto, che sorto in un periodo storico per soddisfare esigenze contingenti, ha assolto e continua ad assolvere un importante ruolo di istruzione e formazione, tenendo conto dell'evolversi del dibattito culturale e ponendosi come artefice di un costruttivo rapporto scuola−società, cultura−professionalità, mondo produttivo.
L'esperienza compiuta dall'Istituto è un patrimonio di tutta la comunità modenese; anche per questo è bene sottolineare i 25 anni di vita, con l'augurio che un sempre più elevato livello culturale e professionale dei giovani che escono dal Fermi possa costruire significativo contributo ad una ulteriore crescita economico−sociale della comunità modenese.

GIUSEPPE NUARA
Presidente della Provincia