Il Corso I e poi venne il Corso F

Una storia della 3 I

Nel 1979 c'era una classe, la 3I che per la prima volta...

Ricordo che un giorno, durante le vacanze di Natale, Vandoq percorse sulla sua moto per tre volte Piazza Martiri, a Carpi. Non ci sarebbe stato niente di male, visto che non era zona pedonale, ma il fatto di essere a dorso nudo, attirò un certo numero di curiosi, che riferirono, poi, al "nonno" l'accaduto. intanto...

Seconda storia

Il Bombo ogni mattina entrava nel piccolo atrio, antistante l'aula, vicino al magazzino di elettronica. Si fermava. Controllava che ci fosse un numero discreto di compagni di classe in aula per lanciare con disinvoltura la borsa con libri e tutto il resto facendola arrivare a misura sotto il suo banco: il primo. Arrettrava di qualche passo. Una piccola rincorsa e imitando Tarzan si appendeva al quadrifilo della porta e con un paio di oscillazioni si lasciava andare catapultandosi, rigorosamente in piedi, quasi fino al suo banco di fronte alla cattedra. Ogni mattina cerca di allungare il salto per migliorare il record.ù Quella mattina, qualcuno pensò bene di depositare sul quadrifilo della porta uno strato di grasso per trattori agricoli....

Terza storia

Ho appreso questo aneddoto l'altra sera (11 febbraio 2011) ad un incontro con i ragazzi di una quinta degli anni 80.
Una prof di Lingue ( mi vien da ridere solo a pensarci ) entrò, un giorno qualsiasi degli anni '80, in aula con sottobraccio un registratore. - Oggi, ragazzi vi farò ascoltare un brano tratto da... e vi prego fin da ora di stare attenti alla pronuncia!!! - Inserì la spina nella presa dietro la cattedra, facendo girare il filo sotto alla sedia. Mise il nastrò nel vano del registratore e lo chiuse con "clac" metallico. Si girò, appoggiandosi alla cattedra, e, con disinvoltura, pigiò il tasto play... Nulla. Nessun rumore, nessuna voce e soprattutto nessuna pronuncia. Un attimo di panico... - Cosa gli sarà successo - si riprese la prof. pigiando in sequenza tutti i tasti del registratore. Nulla. Ancora nulla. Armeggiò ancora per alcuni minuti, poi gettò la spugna. - Niente . Oggi non funziona niente - sbottò. A questo punto intervenne Alfie: - Prof? Forse sarebbe il caso di girare la spina nella presa. Non si sa mai che gli elettroni... -. - Mi pare una buna idea - lo interruppe la prof - e mise immediatamente in atto quel proposito. Immaginate ora cosa successe tra i banchi.....

Quarta storia

Ricevuta da Natalino Bonini. A proposito di cavi di corrente, nel leggere l'aneddoto della prof. di lingue (scusa Natalino, hai indovinatom, ma...) mi è venuto in mente quando invece un prof. birichino (L.A.) infilò un cavo elettrico da un foro passante nella parete tra la 5° e la 4°F e lo legò ad uno dei piedi della sedia della cattedra (ora seguente di lezione condotta dal prof. Degoli); nel bel mezzo della lezione uno strattone al cavo dalla 5° fece ribaltare la sedia con un botto tremendo e conseguente perdita dei (pochi) capelli che aveva in testa il nostro Degoli . Non riuscendo a capacitarsi dell'accaduto, per 1 minuto cercò in tutti i modi di capire come potesse aver fatto il mitico Hass Fidanken (alias Fiandri) a gabbarlo per l'ennesima volta, poi credette di essere in presenza di una lite tra fantasmi, e, quindi mentre era pronto a convocare il buon Ronchetti per fargli indire un consiglio d'Istituto per capire se fossero spiriti buoni o cattivi, ecco che spuntò il sorriso sornione di messere Arnaldo a svelare l'arcano.

Bene.....